Il quadrilatero tradizionale viene spezzato e avvolto in una spirale, generando una sequenza di spazi pubblici che si articolano in un percorso interno, vivo e partecipato. La piazza centrale si trasforma in una piazza-scalinata, pensata come luogo di incontro, informazione e socialità, ispirata alle piazze storiche di Arezzo e al loro rapporto tra spazio pubblico, volumi e orografia.

I volumi dell’edificio si modellano in modo asimmetrico: da un lato si frammentano come resti di una costruzione antica, dall’altro si sollevano creando tagli contemporanei che danno luce e identità agli spazi. Questa scelta architettonica richiama la varietà e l’ordine discreto della città storica, riflettendo il carattere misurato e composito di Arezzo.

Il progetto propone così un organismo architettonico che supera la rigidità monumentale, favorendo la partecipazione e la trasparenza. La nuova sede diventa un vero cuore civico, capace di accogliere i cittadini e di rappresentare, con forme innovative, la continuità tra tradizione e futuro della comunità aretina.