ABITARE SOCIALE ricerca
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Il tema della casa è sempre stato centrale nella cultura architettonica e urbanistica e, almeno dagli anni ’50 in poi ha indirizzato e influenzato la ricerca e il progetto di trasformazione della città. L’edilizia sociale per come è sorta, identificandosi per “quartieri” o per tipi urbani, è entrata a far parte della stratigrafia consolidata della città moderna e contemporanea, con propri caratteri e riconoscibilità, radicandosi in forme identitarie e in tipi urbani specifici. Questo rapporto genetico dell’architettura con la città era stato sancito dalla cultura architettonica sin dagli studi urbani, da quelli tipologici e dalla Tendenza, seguendo una linea di ricerca che si era sviluppata nel pensiero e nell’architettura italiana dal dopoguerra. L’analisi e il progetto partono sempre da questa acquisizione, riallacciandosi a temi e modelli già sostanziati nel tessuto della città, e soprattutto stabilendo un rapporto costitutivo con la forma urbana e i suoi sistemi di relazione. Negli ultimi decenni tuttavia la centralità del tema della casa come radice dell’innovazione e nucleo di riferimento per la progettazione architettonica e urbanistica si è affievolita. Questo fenomeno è anche il risvolto di una maggiore diffusione della proprietà abitativa, della liberalizzazione del mercato e della progressiva erosione e privatizzazione di tutti gli ambiti sociali e pubblici nella città contemporanea.